L’aumento smisurato del costo dell’energia e dei carburanti sta mettendo in ginocchio il nostro sistema produttivo. Purtroppo il costo di queste materie prime è aumentato di circa il 200% nel 2021 e del 1497% rispetto a febbraio 2020. Una situazione drammatica, uno tsumani che rischia di travolgerci più di quanto sta già avvenendo. E’ preoccupante la notizia dello stop di una settimana della Pilkington di San Salvo e che si aggiunge al fermo delle aziende della pesca che hanno anche riconsegnato alle Capitaneria di Porto le licenze, vista l’impossibilità di continuare a lavorare in queste condizioni.
Siamo di fronte ad una situazione preoccupante che avrà ricadute serie e a catena sull’intera economia locale, regionale e nazionale. In ginocchio c’è anche il settore edile e stradale che a causa dei costi divenuti oramai insopportabili ha determinato la chiusura di impianti nei quali si produce il conglomerato bituminoso con la conseguente paralisi dei cantieri di molte opere pubbliche. Sono pertanto necessari interventi urgenti ed immediati da parte del Governo per aiutare e mettere in sicurezza le multinazionali e le piccole e medie imprese.
Con la coalizione stiamo già interloquendo con i loro parlamentari eletti e a breve chiederemo anche alla Regione Abruzzo di avviare un piano energetico regionale serio come stanno già facendo le regioni più avanzate.
Esprimo solidarietà e vicinanza a tutti i settori colpiti e alle famiglie il cui bilancio familiare si è gravemente appesantito a causa dell’aumento dei costi di energia e gas.